sabato 20 giugno 2015

Ambizione e Vanità


Invero Tutto è
Ambizione e Vanità.
Il Cielo stesso si rispecchia 
come Narciso.


Quando passo davanti a un cimitero mi dico: Ecco un luogo in cui non c’è più spazio per l’ambizione né per la delusione né per lo stringersi del cuore né per il risentimento, né, né…… Si ribatterà: Né per la felicità né per la gioia, ecc. Ma che cosa sono queste vestigia di paradiso rispetto ai segni così netti, così palesi, e così brucianti lasciati da qualsiasi forma di infelicità?
Ogni vivente è ambizioso: è la sua maledizione. Proprio perché si è ambiziosi si prova umiliazione e vergogna. Io sono felice solo quando le mie ambizioni si attenuano, si assopiscono. Appena si risvegliano mi riprende l’inquietudine. Ciò che chiamiamo vita è ambizione. L’istinto di conservazione è ancora ambizione, al livello più basso, il più universale. La talpa che scava i suoi corridoi sotterranei è ambiziosa. L’ambizione è dappertutto, tranne sui volti dei cadaveri.
“Quaderni 1957-1972″ di E.M. Cioran


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